2. Se qualcuno afferma che la vera acqua naturale non è necessaria per il battesimo (179) e darà, quindi, un significato metaforico alle parole del signore nostro Gesù Cristo: chi non rinascerà per l’acqua e lo Spirito santo (180): sia anatema.
3. Se qualcuno afferma che nella chiesa romana (che è madre e maestra di tutte le chiese) non vi è la vera dottrina del battesimo (181): sia anatema.
4. Se qualcuno afferma che il battesimo anche se amministrato dagli eretici nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito santo, con l’intenzione di fare quello che fa la chiesa, non è un vero battesimo (182): sia anatema.
5. Se qualcuno afferma che il battesimo è libero, cioè non necessario alla salvezza (183): sia anatema.
6. Se qualcuno afferma che il battezzato, anche se lo volesse, per quanto pecchi, non può perdere la grazia, a meno che non voglia credere: sia anatema.
7. Se qualcuno afferma che quelli che vengono battezzati in forza dello stesso battesimo sono obbligati solo a credere e non ad osservare tutta la legge del Cristo: sia anatema.
8. Se qualcuno afferma che i battezzati sono liberi da tutti i precetti della santa chiesa, sia scritti che tramandati oralmente, cosi che non sono tenuti ad osservarli, a meno che non si vogliano sottomettere ad essi spontaneamente: sia anatema.
9. Se qualcuno afferma che gli uomini devono essere richiamati alla memoria del battesimo ricevuto in modo che capiscano che tutti i voti formulati dopo il battesimo, in forza della promessa già fatta nello stesso battesimo, sono vani, quasi che con essi si sminuisca la fede, che essi hanno professato, e lo stesso battesimo: sia anatema.
10. Se qualcuno afferma che tutti i peccati che si commettono dopo il battesimo, per il solo ricordo e la sola fede del battesimo ricevuto vengono perdonati o diventano veniali: sia anatema.
11. Se qualcuno afferma che un battesimo valido e legittimamente conferito debba essere ripetuto per chi abbia negato presso gli infedeli la fede di Cristo, quando torna a penitenza: sia anatema.
12. Se qualcuno afferma che nessuno debba essere battezzato, se non all’età in cui fu battezzato Cristo, o addirittura in punto di morte: sia anatema.
13. Se qualcuno afferma che i bambini, poiché non hanno la capacità di credere, ricevuto il battesimo non devono essere considerati cristiani e quindi divenuti adulti, devono essere ribattezzati; o che è meglio omettere il loro battesimo, piuttosto che battezzarli nella fede della chiesa, senza un loro atto di fede (184): sia anatema.
14. Se qualcuno afferma che questi bambini, una volta cresciuti, devono essere interrogati, se intendono confermare quello che i padrini, quando furono battezzati, promisero a loro nome, e che qualora rispondessero negativamente, devono essere lasciati padroni di sé stessi e non devono esser costretti alla vita cristiana con altra pena che con l’allontanamento dall’eucarestia e dagli altri sacramenti, fino a che non si ricredano: sia anatema.
178.
Cfr. AGOSTINO, In
Io. evang.,
V, 18 (C
Chr 36,
51); Ench.
48 (PL 40, 255 seg.); cc. 39 e 135 D, IV. de cons. (Fr 1, 1375 e
1406).
179. Cfr. c. 5, X, III, 42 (Fr 2, 647).
180. Gv 3, 5.
181. Cfr. c. 9, X, V, 7 (Fr 2, 780).
182. Cfr. AGOSTINO, Contra ep. Parm., II, 13 (CSEL 51, 77-79); C. I, q. 1 (Fr 1, 393).
183. Cfr. Gv 3, 5; AGOSTINO, De peccat. meritis, I, 23 (CSEL 60, 32-33): c. 142, D. IV, de cons. (Fr 1, 1408).
184. AGOSTINO, De peccat. meritis, I, 25 (CSEL 60, 35-37); c. 139, D. IV, de cons. (Fr 1. 1407).
179. Cfr. c. 5, X, III, 42 (Fr 2, 647).
180. Gv 3, 5.
181. Cfr. c. 9, X, V, 7 (Fr 2, 780).
182. Cfr. AGOSTINO, Contra ep. Parm., II, 13 (CSEL 51, 77-79); C. I, q. 1 (Fr 1, 393).
183. Cfr. Gv 3, 5; AGOSTINO, De peccat. meritis, I, 23 (CSEL 60, 32-33): c. 142, D. IV, de cons. (Fr 1, 1408).
184. AGOSTINO, De peccat. meritis, I, 25 (CSEL 60, 35-37); c. 139, D. IV, de cons. (Fr 1. 1407).
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